Grande attesa per gli Stati Generali convocati dal premier Conte. Critiche da Sala: “Chi sta sul territorio sparisce”. Grandi aspettative del Pd.
Gli Stati Generali convocati dal premier Giuseppe Conte in occasione della conferenza stampa dello scorso 3 giugno continuano a far discutere. La maggioranza di governo, dopo un iniziale momento di disorientamento, ha ripreso a remare nella stessa direzione consapevole del fatto che non sono ammessi passi falsi e ritardi. Si lavora di giorno e di notte, sostanzialmente, per arrivare preparati all’appuntamento con il mondo dell’economia e del lavoro.
Le aspettative del Pd
Il Pd ha accolto l’annuncio di Conte con un moderato scetticismo se non addirittura con un velo di nervosismo. La possibile crisi è rientrata senza conseguenze ma ora i dem chiedono fatti e non parole. Dal Presidente del Consiglio ci si aspetta un piano strutturato, concreto, che possa effettivamente far ripartire il Paese.
Le critiche di Beppe Sala: “Quando c’è da riflettere sul Paese chi sta sul territorio sparisce”
È critico invece il sindaco di Milano Beppe Sala che denuncia l’assenza delle persone e delle categorie effettivamente presenti e attive sul territorio.
“Questa è la realtà, quando c’è da riflettere sul Paese chi sta sul territorio sparisce, è incredibile“, ha dichiarato Sala ai microfoni di Centocittà su Rai Radio 1.
Stati Generali, la bocciatura del Centrodestra
Il Centrodestra ha deciso di declinare l’invito ufficialmente perché non intenzionato a prendere parte a passerelle. Meloni e Salvini invitano il governo a confrontarsi in Parlamento, in quelli che sarebbero i luoghi istituzionali.
La posizione di Italia Viva
Italia Viva di Matteo Renzi è parzialmente allineata al Centrodestra. Iv accoglie di buon grado un confronto serrato con i principali rappresentanti del sistema Italia ma chiede un confronto in Parlamento al termine dei lavori.